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Baustelle

conflitto s. m. [dal lat. Conflictus -us «urto, scontro», der. di confligĕre «confliggere»].
la relazione antagonistica fra soggetti individuali o collettivi; stato di tensione e di squilibrio in cui l’individuo viene a trovarsi quando è sottoposto alla pressione di tendenze, bisogni e motivazioni fra loro contrastanti.

Tiziano Demuro muove la sua riflessione dall'oggi.
La registrazione condivisa è quella di una umanità in divenire, come in uno stato adolescenziale, scossa, profondamente – e giustamente - turbata dal cambio dello scenario. La sensazione è quella di essere tutti, indistintamente, comunità e singolo, un cantiere continuo, un work in progress affascinante e doloroso al tempo stesso.

Il lavoro di Tiziano Demuro parte da qui. Dalle cose, dalle “macerie” ma anche dalla cura.
Baustelle, cantiere, viene preso alla lettera e la città da luogo di vinta frenetica e conflittuale, urto continuo, rincorsa frenetica diventa spazio di incontro, fuggevole poesia, messaggio improvviso, medicamento lento ma insistito.
Da un vagare casuale per anonime zone urbane emergono frasi, segni, versi su muri che da grigie stratificazioni di smog diventano fogli, spartiti, diari.
Li vediamo tutti, spesso; ci stupiscono, ci fanno sorridere, riflettere, alleggeriscono il cuore, elevano lo spirito.
Su questi interviene Demuro, dialogando con anonimi poeti improvvisati di generoso estro. Parla con loro ma in realtà si relaziona con il mondo intero attraverso un gesto che diventa quasi sciamanico: enfatizzare parole, scovare significati, recuperare tratti scrostati, ricucire parole scolorite. Il gesto del ricamo, scelto per la modalità lenta in opposizione alla velocità degli eventi, presenzia con la possibilità del recupero, dell'unione, della tutela, dell'enfatizzazione. Un cantiere nel cantiere: utilizzandogli stessi gesti del primo ne amplifica il significato traslandolo a tutta la città-mondo.
Realizzando una finta impalcatura, l'installazione site specific di Demuro dialoga non solo con il cortile dell'Exma ma soprattutto con i lavori di ristrutturazione che coinvolgeranno le sale espositive. Da elemento di possibile disturbo estetico gli scavi diventano quindi protagonisti dell'intervento.

L'opera site specific dialoga non solo con il cortile esterno dell'EXMA ma con tutto lo spazio circostante e con le persone che lo abitano.
La struttura è pensata come un susseguirsi di 10 maxi telai sui quali, alternati, verranno montate immagini prestampate in tela microforata.
Su queste interverrà Demuro ricamandone piccole porzioni.


Sonia Borsato


conflict s. m. [from Lat. Conflictus -us «collision, collision», der. to conflict “to conflict”].
the antagonistic relationship between individual or collective subjects; state of tension and imbalance in whi- ch the individual finds himself when he is subjected to the pressure of conflicting trends, needs and motiva- tions.
This work starts from here. From things, from “rubble” but also from care.
Baustelle, a construction site, is taken literally and the city from a place of frenetic and conflictual victory, a continuous collision, a frenetic chase becomes a meeting space, fleeting poetry, a sudden message, a slow but insistent medicine.
From a casual wandering through anonymous urban areas, phrases, signs, verses emerge on walls that from gray layers of smog become sheets, scores, diaries.
We see them all, often; they amaze us, make us smile, reflect, lighten the heart, elevate the spirit.
This site specific works intervenes on these, dialoguing with anonymous improvised poets of generous inspiration. He talks to them but in reality he relates to the whole world through a gesture that becomes almost shamanic: emphasizing words, finding meanings, recovering peeling features, stitching up faded words. The gesture of embroidery, chosen for the slow mode in opposition to the speed of events, presents with the possibility of recovery, union, protection, emphasis. A construction site within the construction site: using the same gestures as the first, it amplifies its meaning by transferring it to the whole city-world.
The structure is designed as a succession of 10 maxi frames on which, alternating, 5 pre-printed images in micro-perforated canvas will be mounted and hand stitched in small portions.
The site specific installation dialogues not only with the courtyard of the Exma Museum but above all with the space in which people and thoughts converge.

Sonia Borsato
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